L’integrazione dei fattori ESG nelle banche e negli istituiti di credito permane come una delle principali priorità strategiche del prossimo futuro. Gli intermediari, infatti, dovranno essere in grado di accogliere la rivoluzione legata ai temi di sostenibilità, a partire dalla considerazione apicale e alla conseguente ricaduta sul complessivo perimetro aziendale.
In questi ultimi anni, diversi organismi si sono attivati per regolamentare le attività del settore. Tra le principali iniziative, si cita la pubblicazione delle aspettative di vigilanza di BCE e Banca d’Italia, che attendono dalle vigilate un aumento di consapevolezza su sfide e opportunità climate e l’integrazione dei fattori ESG nei processi aziendali – ivi comprese le attività di Risk Management; congiuntamente, si rileva la pubblicazione EBA (European Banking Authority) dei nuovi standard di informativa “Pillar III”, che hanno previsto, a partire dal 2022, un progressivo e sostanziale arricchimento delle informazioni quali-quantitative in ambito ESG. Il Parlamento Europeo ha altresì approvato, a novembre 2022, le nuove regole sul reporting di ESG con la Direttiva CSRD, con cui saranno integrati in bilancio i contenuti informativi legati ai temi di sostenibilità (in linea con i sottostanti Standard ESRS redatti da EFRAG), andando non solo ad estendere i nuovi obblighi di rendicontazione ad un’ampia platea di imprese, ma promuovendo anche una vera e propria innovazione culturale sul tema.
Gli orientamenti di policy sovrannazionali confermano la necessità, da parte degli intermediari, di saper estendere la considerazione dei rischi oltre al solo approccio “outside-in” (in cui i fattori ESG divengono parte integrante dei processi di assessment), ma andando anche a integrare le valutazioni con l’impatto “inside-out” (generato delle ricadute dell’operatività finanziaria su collettività e ambiente).
In tale contesto di ampia trasformazione culturale, di accrescimento di sensibilità del Sistema Finanziario verso temi sociali e ambientali (in particolare, oggi, climatici) e della derivante necessità di concreta innovazione dei processi bancari, il ruolo dell’internal auditor può divenire un driver fondamentale di supporto strategico e creazione di valore.
Il corso ha l’obiettivo di:
Sostenibilità e ESG per l'Internal Audit
1° MODULO
11 novembre 2025 - 09:15-13:00
Analisi ESG: focus sull’Enviroment-related risk nelle banche
2° MODULO
11 novembre 2025 - 14:00 - 17:45
3° MODULO
12 novembre 2025 - 09:15-13:00
4° MODULO
12 novembre 2025 - 14:00 - 17:45
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